Nestlé vuole far ripartire la fabbrica di pizze surgelate Buitoni in Francia, che è stata chiusa, sei mesi fa, per la morte di due bambini e per altre contaminazioni.
Il legame fra i decessi e l'unità produttiva di Caudry (nella regione dell'Hauts-de-France) era stato rapidamente stabilito e le macchine fermate lo scorso 18 marzo.
La filiale francese di Nestlé ha indicato ieri all'agenzia AFP di aver messo in atto un protocollo di riavvio per la fabbrica, che prevede lo smantellamento e la pulizia delle linee di produzione, compresi i silos di farina.
A tornare a sfornare pizze sarebbe però solo una delle due linee, quella non contaminata dal batterio di Escherichia coli. La seconda, quella del marchio Fraîch'Up, non ripartirà. Questa ripartenza a metà comporterà la sopressione di 80 posti di lavoro su 182.
Nel frattempo è stato comunicato che i risultati delle analisi interne di Nestlè confermano "l'ipotesi più probabile di contaminazione della farina da parte del batterio”.
La fabbrica belga dei Kinder torna a produrre
La fabbrica belga di Arlon del gigante Ferrero, coinvolta in primavera nello scandalo del cioccolato contaminato da salmonella, ha ricevuto dalle autorità sanitarie il via libera "definitivo" alla produzione, dopo un periodo di monitoraggio di tre mesi. Lo ha confermato all'AFP la portavoce dell'Agenzia belga per la sicurezza della catena alimentare: "Tutti i risultati delle analisi delle materie prime e dei prodotti finiti sono stati conformi e le missioni di ispezione sono andate bene". All'inizio di aprile, a ridosso della Pasqua, la Ferrero aveva richiamato tutti i prodotti fabbricati ad Arlon dopo che in diversi Paesi europei erano stati segnalati decine di casi di salmonellosi, probabilmente legati al consumo dei suoi prodotti di cioccolato.
Notiziario 11.00 del 12.07.2022 - Pizze contaminate, Nestlé si scusa
RSI Info 12.07.2022, 13:08
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