Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha reso noto venerdì di aver chiesto all’esercito di sottoporgli un piano combinato di “evacuazione dei civili” e “distruzione di Hamas” a Rafah, località all’estremo sud della Striscia di Gaza, finora risparmiata dall’invasione di terra e diventata l’ultimo rifugio per centinaia di migliaia di sfollati. Se vi si aggiunge la popolazione locale, sono 1,3 milioni di persone ormai costrette in un fazzoletto di terra. L’annuncio dei preparativi dell’offensiva era già stato dato dallo stesso capo del Governo mercoledì.
Benyamin Netanyahu
I palestinesi rimasti ormai senza altra via di fuga temono che l’attacco si traduca in un ulteriore massacro nel quadro di un’offensiva che ha già causato, dallo scorso 7 ottobre, 27’800 morti, in larghissima maggioranza donne e bambini. Il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha dichiarato che una simile operazione “aggraverebbe in maniera esponenziale l’attuale incubo umanitario, le cui conseguenze regionali sono già incalcolabili”. E anche il tradizionale alleato di Israele, gli Stati Uniti, in una rara critica hanno fatto sapere che la risposta israeliana agli attacchi di quattro mesi fa “è stata eccessiva” e che non appoggiano un’operazione di terra a Rafah “priva di una seria pianificazione”.
Palestinesi giustiziati in un ospedale a Jenin
Intanto, sempre oggi le forze israeliane hanno preso d’assalto l’ospedale di Khan Younis. E in un ospedale, ma a Jenin in Cisgiordania, secondo esperti indipendenti dell’ONU (espressisi a titolo personale) è stato commesso il 29 gennaio quello che è verosimilmente un crimine di guerra. Un commando di dieci soldati israeliani, travestiti da personale curante, era penetrato nell’edificio per uccidere tre palestinesi accusati di terrorismo, che vi erano ricoverati.
Il commando in azione
Tanto il ricorso all’abbigliamento dei medici quanto soprattutto l’esecuzione di persone inermi rappresentano violazioni delle diritto internazionale, hanno spiegato gli esperti a Ginevra, chiedendo che in assenza di un’inchiesta da parte dello Stato ebraico se ne faccia carico la Corte penale internazionale.
A proposito di questo episodio, l’Alto commissariato dell’ONU per i diritti umani ha detto per il momento di non disporre di sufficienti elementi. L’Organizzazione mondiale della sanità aveva invece già parlato di un “assalto contro la sanità pubblica”.
Notiziario delle 17:00 del 09.02.2024
Notiziario 09.02.2024, 17:30
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