Hamas sembra aprire uno spiraglio sull’intesa per lo scambio degli ostaggi israeliani. La svolta è stata annunciata martedì dal premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, che ha fatto sapere di aver ricevuto “una risposta positiva” da parte della fazione islamica allo schema di accordo mediato a Parigi da USA, Egitto e Qatar. In una conferenza stampa con il segretario di Stato USA Antony Blinken in visita a Doha, al Thani ha precisato che la risposta di Hamas include “alcuni commenti, ma in generale è positiva”.
Su Telegram i miliziani hanno confermato di aver trasmesso la loro posizione al Qatar e all’Egitto, spiegando di aver “affrontato con spirito positivo”, insieme alle altre fazioni palestinesi, la proposta di mediazione elaborata nella capitale francese. Tuttavia hanno insistito sulle loro condizioni, prime fra tutte “un cessate il fuoco totale e comprensivo” e “la fine dell’aggressione”, ovvero il ritiro completo da Gaza dell’esercito israeliano. Oltre che sul “completamento dello scambio di prigionieri”.
Il nodo di un cessate il fuoco totale e del ritiro dell’esercito dalla Striscia è da sempre l’ostacolo maggiore alla concretizzazione di un possibile accordo, visto che il governo israeliano di Benyamin Netanyahu considera queste condizioni di Hamas “inaccettabili”. Ora tocca a Blinken - che domani (mercoledì) arriverà in Israele al termine della sua spola diplomatica tra Arabia Saudita, Egitto e Qatar - cercare di smussare le posizioni.
Nel frattempo, il New York Times ha svelato una valutazione interna dell’Idf secondo cui almeno 32 dei 136 ostaggi ancora nelle mani di Hamas siano morti. Il quotidiano ha aggiunto che si stanno verificando informazioni di intelligence secondo cui almeno altri 20 rapiti sarebbero stati uccisi. La cifra di 32 ostaggi morti - la maggior parte uccisa il 7 ottobre nell’attacco di Hamas - è più alta di quanto finora affermato pubblicamente da Israele.
Notiziario delle 20:00 del 06.02.2024
Notiziario 06.02.2024, 20:30