L’esercito israeliano ha ammesso martedì di aver allagato i tunnel di Hamas nella Striscia di Gaza, uno dei principali obiettivi tattici della guerra. Le forze israeliane, impegnate da mesi in una violenta guerra urbana, spiegano regolarmente che stanno combattendo un nemico sopra e sottoterra, che li costringe a trovare gli accessi sotterranei alla loro rete per dare la caccia al movimento islamista palestinese.
“Grandi volumi d’acqua” sono inviati nei tunnel, ha dichiarato l’esercito in un comunicato, come parte di “una serie di strumenti dispiegati (...) per neutralizzare la minaccia della rete”.
Soprannominato da Israele “la metropolitana di Gaza”, il labirinto di tunnel scavati da Hamas sotto la Striscia di Gaza è stato inizialmente utilizzato per aggirare il blocco imposto da Israele dopo che il movimento ha preso il potere nel territorio nel 2007. I tunnel sono stati scavati sotto il confine con il Sinai egiziano per spostare persone, merci e armi tra Gaza e il mondo esterno.
Ma dopo la guerra tra Israele e Hamas nel 2014, il movimento ha esteso la rete, dalla quale i suoi combattenti possono emergere per lanciare i loro razzi contro Israele prima di tornare a nascondersi. In uno studio di ottobre, un istituto dell’accademia militare americana West Point ha parlato di 1’300 gallerie su 500 km.
All’inizio di dicembre l’esercito israeliano ha affermato di aver scoperto più di 800 tunnel, 500 dei quali sono stati distrutti. Oltre alle trappole che i tunnel rappresentano per i soldati israeliani, diversi ostaggi israeliani rilasciati durante la tregua di novembre hanno dichiarato di essere stati trattenuti al loro interno.
Notiziario delle 08:00 del 31.01.2024
Notiziario 31.01.2024, 08:30
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