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Gaza, passano gli aiuti e spunta un “enorme” tunnel

I primi camion con le scorte umanitarie sono entrati nella Striscia dal valico di Kerem Shalom - Ma Netanyahu ribadisce: “Israele combatterà sino alla fine. Lo vogliono le famiglie dei caduti”

  • 17 dicembre 2023, 19:19
  • 17 dicembre 2023, 19:19
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Soldati di Tel Aviv ispezionano il tunnel che arriva a 400 metri dal valico di Erez tra Gaza e Israele

  • Reuters
Di: ATS/AFP

Apertura agli aiuti umanitari, ma nessuna intenzione di fermare le operazioni militari nella Striscia di Gaza. I camion con medicinali e viveri sono entrati per la prima volta domenica dal valico israeliano di Kerem Shalom. Israele ha deciso di riaprire questo passaggio nei giorni scorsi, nell’ambito anche delle discussioni con gli Stati Uniti sull’andamento della guerra. Il passaggio fino ad oggi funzionava solo come centro di ispezione per i camion che venivano dal valico più a sud di Rafah, tra l’Egitto e Gaza, e dove dovevano ritornare con un forte dispendio di tempo.

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Il valico di Kerem Shalom da dove i camion con gli aiuti umanitari sono iniziati a passare

  • Reuters
Netanyahu: “È la volontà delle famiglie dei caduti”

Sempre domenica, il premier Benjamin Netanyahu - durante la riunione di governo a Tel Aviv - ha detto di “aver ricevuto una lettera da decine di famiglie di caduti” nella quale si ribadisce la volontà di proseguire la guerra. “Gli eroici civili e soldati sono determinati - è scritto nella missiva diffusa dal primo ministro - a raggiungere una vittoria totale. Questo è il testamento dei caduti e il nostro obbligo per i vivi”.

Per questo Netanyahu ha ribadito che Israele “combatterà fino alla fine con l’obiettivo di eliminare Hamas, rilasciare gli ostaggi e assicurarsi che Gaza non sia più centro di terrorismo, istigazione e attacchi contro Israele”.

La pressione degli Stati Uniti

Gli Stati Uniti sembrano tuttavia premere per un cambio di stategia. Il Segretario americano alla difesa Lloyd Austin III visiterà Israele e il Medio Oriente con l’amministrazione Biden che “spinge Israele a terminare la sua campagna su larga scala nella Striscia di Gaza entro poche settimane, e passare a una fase più mirata della sua guerra contro Hamas”.

A scriverlo è il “New York Times”, evidenziando come l’incontro tra Austin, il premier Benjamin Netanyahu e il ministro della difesa Yoav Gallant servirà a “discutere in dettaglio quando e come le forze israeliane porteranno avanti una nuova fase”, che secondo i funzionari americani “coinvolgerebbe gruppi più piccoli di forze d’élite che entrerebbero e uscirebbero dai centri abitati di Gaza, conducendo missioni più precise e guidate dall’intelligence per trovare e uccidere leader di Hamas, salvare ostaggi e distruggere tunnel”.

Un tunnel lungo oltre 4 km

E sempre a proposito di passaggi sotterranei, l’esercito israeliano ha annunciato domenica di aver scoperto, nei pressi del valico di Erez con il nord della Striscia, un “enorme sistema di tunnel che si divide in vari rami con una estensione di oltre 4 chilometri, arriva a soli 400 metri dal valico stesso, con una profondità di 50 metri sottoterra”.

Lo ha annunciato l’esercito, secondo cui il sistema è frutto “di un progetto guidato da Muhammad Sinwar, fratello di Yahya Sinwar”. Il sistema del tunnel - che ha avuto un ruolo nell’attacco del 7 ottobre - “ha una larghezza sufficiente per un veicolo” ed è dotato, secondo un giornalista di AFP autorizzato a visitare il condotto, di impianti elettrici e fognari, porte blindate per bloccare l’accesso, binari e reti di comunicazioni.

Si ipotizza che nella Striscia di Gaza siano stati scavati 1’300 tunnel che si estendono per oltre 500 chilometri, secondo le stime dell’Istituto della guerra dell’accademia militare americana di West Point.

Monta la protesta in Israele

Telegiornale 16.12.2023, 20:00

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