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Netanyahu: né tregua né dimissioni

Per il premier israeliano l’alto numero di vittime nella striscia di Gaza è colpa di Hamas - L’ONU avverte: la manciata di convogli umanitari autorizzati è una goccia nel mare

  • 30 ottobre 2023, 22:36
  • 31 ottobre 2023, 08:13
Netanyahu

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu

  • EBU/KAN
Di: AFP/ATS/AP/Red.MM

Benjamin Netanyahu non intende proclamare un cessate-il-fuoco perché equivarrebbe “ad arrendersi ad Hamas, ad arrendersi al terrorismo, ad arrendersi alla barbarie. Non succederà”.

In una conferenza stampa tenuta questa sera (lunedi 30) il premier israeliano ha anche detto che non ha intenzione di dimettersi, nonostante le feroci polemiche per l’impreparazione con cui le forze di sicurezza si sono fatte cogliere lo scorso 7 ottobre dall’attacco di Hamas, che ha provocato la morte di oltre 1’400 israeliani e la presa in ostaggio di 239.

“Le uniche dimissioni saranno quelle di Hamas. Li dimetteremo nella pattumiera della storia. Questo è il mio obbiettivo e la mia responsabilità”.

Le operazioni militari nella striscia di Gaza si sono intensificate e il bilancio dei morti ha superato gli 8300, secondo il Ministero della Salute della Striscia, controllata da Hamas. Per Netanyahu la responsabilità del pesante bilancio è di Hamas che si nasconde dietro obiettivi civili come gli ospedali. In Cisgiordania i palestinesi morti per raid israeliani o violenze dei coloni sono oltre 110.

Le Nazioni Unite sono tornate a denunciare la “punizione collettiva” inflitta da Israele agli abitanti della striscia di Gaza. Il sistema attuale di aiuti che transitano dal posto di confine di Rafah in Egitto è destinato al fallimento, ha spiegato il capo dell’agenzia per i rifugiati palestinesi (UNRWA) Philippe Lazzarini. La manciata di convogli autorizzati da Israele non è nulla rispetto ai bisogni di oltre due milioni di persone.

La Germania piange Shani

In Germania ha destato forte commozione la notizia della morte di Shani Louk, ventiduenne tedesco-israeliana scomparsa il 7 ottobre durante il raid di Hamas su un festival musicale che si svolgeva non lontano dalla striscia. La madre Ricarda Louk ha detto all’agenzia di stampa tedesca DPA di essere stata contattata dall’esercito israeliano.

Shani Louk

Shani Louk rapita da Hamas il 7 ottobre sarebbe stata uccisa da Hamas

Il corpo della giovane non è stato trovato ma la scheggia di un osso del cranio è stata individuata e sottoposta a un test del DNA. “La notizia della sua morte è terribile”, ha scritto il cancelliere tedesco Scholz. “E mostra la piena barbarie dietro gli attacchi di Hamas, che deve essere tenuta responsabile”

La guerra entra nella "terza fase"

Telegiornale 30.10.2023, 20:43

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