Nessuna sorpresa in Nicaragua: il presidente uscente, Daniel Ortega, è stato rieletto con il 75% dei voti. È quanto emerge dai risultati parziali ufficiali delle elezioni tenute ieri, domenica e diffusi dal Consiglio supremo elettorale. La riconferma di Ortega, accompagnato dalla vicepresidente e consorte Rosario Murillo, era considerata largamente prevedibile.
L'appuntamento elettorale di ieri è stato preceduto nei mesi scorsi da una continua azione della magistratura e della polizia che, applicando una legge considerata di "difesa della Patria", hanno incarcerato o messo agli arresti domiciliari almeno 37 oppositori politici, fra cui sette persone che aspiravano alla candidatura presidenziale.

Nicaragua, è repressione politica
Telegiornale 07.11.2021, 21:00
Secondo il Consiglio supremo elettorale, l'affluenza è stata del 65,3%, un livello contestato dalle organizzazioni di opposizione e dell'osservatorio indipendente Urnas Abiertas, che stima un'astensione a livello nazionale dell'81,5%, riferisce lo storico quotidiano di opposizione La Prensa. La giustizia ha anche squalificato partiti ed organizzazioni politiche e sociali e ha chiuso alcuni organi di stampa.
Il presidente statunitense Joe Biden ha bollato come "fasulle" le elezioni di ieri, e sulla stessa scia il presidente del Costa Rica ha dichiarato su Twitter che non intende riconoscerne il risultato per mancanza di garanzie democratiche nel Paese confinante. Il capo della diplomazia dell'UE, Josepp Borrell, ha parlato di "regime autocratico" e di illegittimità dello scrutinio.