Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha elogiato martedì il sostegno a Israele da parte dell'Ungheria e del suo omologo Viktor Orban, smentendo le voci critiche che accusano Budapest di fomentare l'antisemitismo.
Questa è la prima visita di un dirigente israeliano in Ungheria dalla caduta del muro di Berlino e dalla fine del regime comunista — nel 1989 — e si svolge in un clima controverso, nato dalla crociata di Budapest contro il miliardario statunitense di origini ebreo-ungheresi, George Soros, accusato da Orban di voler ricollocare in Europa milioni di immigrati musulmani e contro il quale il Governo ha lanciato una campagna di propaganda.
Netanyahu — nel corso di una conferenza stampa congiunta nella capitale ungherese — ha detto che la sua controparte l'ha "rassicurato" circa le polemiche e le preoccupazioni espresse dalla comunità ebraica in Ungheria. Il premier ungherese, dal canto suo, ha definito un "errore" e un "peccato" la collaborazione dell'Ungheria con i nazisti perché non riuscì a proteggere la sua comunità ebraica. "Non deve accadere mai più. L'Ungheria proteggerà il suo popolo", ha dichiarato.
ATS/px
RG 18.30 del 18.07.17 - La corrispondenza di Matteo Tacconi
RSI Info 18.07.2017, 20:29
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DAL TG20.00:
Il premier israeliano a Budapest
Telegiornale 18.07.2017, 22:00