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"Non ci faremo spaventare"

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz si rivolge alla Nazione: "Attentato islamista dettato dall'odio per il nostro modello di vita e per la nostra democrazia"

  • 3 novembre 2020, 12:29
  • 22 novembre, 18:14
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz
Di: ATS/M. Ang. 

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha confermato che quello avvenuto ieri a Vienna è stato un attentato islamista, "dettato dell'odio, dall'odio per il nostro modello di vita, dall'odio per la nostra democrazia". Si è trattato di "un attentato alla nostra libera società". "Ma è chiaro che non ci lasceremo spaventare", e "difenderemo con tutte le nostre forze" il nostro modello di vita. "Non cadremo nella trappola del terrorismo", ha aggiunto. "Profondamente sconvolto mi rivolgo a voi concittadini, in questa ora buia della nostra Repubblica", ha detto il cancelliere austriaco, rivolgendosi alla Nazione, a Vienna.

01:00

Attacco terroristico a Vienna

RSI/Bleff 03.11.2020, 00:24

Almeno 4 civili uccisi, altri 7 in pericolo di morte

Intanto il Governo austriaco ha decretato tre giorni di lutto nazionale. Nel frattempo sale il bilancio delle vittime dell'attacco di ieri sera a Vienna, con almeno 4 civili morti (per ora è noto solo che si tratta di due uomini e due donne, una delle quali era una cameriera), oltre all'attentatore ucciso dalla polizia, e 22 feriti, di cui 7 in pericolo di morte.

01:26

Notiziario 06.00 del 03-11-2020

RSI Info 03.11.2020, 07:21

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Il profilo dell'attentatore ucciso

Iniziano intanto a trapelare le prime notizie sull'attentatore ucciso dalla polizia: all'alba il ministro dell'Interno austriaco, Karl Nehammer, ha rivelato la matrice islamista degli attacchi, sottolineando che l'uomo era un "simpatizzante" dell'autoproclamato Stato Islamico. E con il passare delle ore i media hanno dato corpo a questo scenario indicando che l'uomo era un giovane viennese di origini albanesi della Macedonia del Nord, informazione questa poi confermata ufficialmente. Secondo il responsabile della rivista austriaca Falter, Florian Klenk, si chiamava "Kurtin S." era "nato nel 2000 a Vienna, dove era cresciuto". Il giovane era noto ai servizi di sicurezza antiterrorismo per essere stato uno dei 90 islamisti austriaci che hanno cercato di recarsi in Siria. Nell'aprile 2019 era stato condannato per questo, ha spiegato Nehammer, a 22 mesi di carcere. Era stato liberato anticipatamente in dicembre. Secondo altri media austriaci poco prima di entrare in azione l'uomo aveva prestato giuramento di fedeltà al nuovo leader dell'IS, Abu Ibrahim al-Hashimi al-Quraishi. Per il momento, però, gli attacchi non sono stati rivendicati mentre il quotidiano tedesco Bild riferisce che avrebbe postato sui social il suo intento ieri.

Caccia all'uomo e allarme alle frontiere

Perquisizioni a tappeto e fermi sono intanto in corso nel Paese alla ricerca degli altri possibili attentatori, anche se la presenza di un secondo uomo non è assolutamente confermata. Sono stati sensibilizzati i servizi di controllo ai valichi di frontiera con l'Austria, a partire da quelli al Brennero. Ai servizi partecipano anche i militari dell'esercito. E anche la Germania, dopo una decisione analoga presa ieri dalla Repubblica Ceca, ha alzato l'allerta controlli alle sue frontiere.

La dinamica degli attentati

La polizia austriaca sta cercando in queste ore di ricostruire la dinamica degli attentati anche attraverso oltre 20'000 video inviati online dal pubblico. Un team di 35 investigatori li sta esaminando. Nel complesso, sono al lavoro un migliaio di agenti provenienti anche dalla Niederösterreich e dal Burgenland, mentre 75 militari dell'esercito federale sono stati inviati a difendere gli obiettivi sensibili. Le indagini hanno portato finora a 14 fermi temporanei.

Lutto nazionale per 3 giorni e la solidarietà internazionale

Oggi il Governo austriaco, che si è riunito in una seduta speciale, ha decretato tre giorni di lutto nazionale. Dopo l'ondata di cordoglio e sostegno arrivata da tutto il mondo nella notta, stamattina la cancelliera tedesca Angela Merkel ha scritto su Twitter che "i tedeschi sono al fianco degli amici austriaci con partecipazione e solidarietà". E poi: "Il terrorismo islamico è un nostro comune nemico. La lotta contro questi delitti e contro questi attentati è la nostra lotta comune". Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha scritto su Twitter che "L'Europa piange. Uno di noi è stato duramente colpito dal terrorismo islamista. I nostri pensieri vanno alle vittime, alle loro famiglie, alle vite distrutte. La Francia è al fianco dell'Austria ed è pronta a fornire il suo sostegno". Sempre in un tweet, il premier italiano Giuseppe Conte ha scritto: "Ferma condanna dell'attentato che questa sera ha colpito la città di #Vienna. Non c'è spazio per l'odio e la violenza nella nostra casa comune europea. Vicinanza al popolo austriaco, ai familiari delle vittime e ai feriti."

In nome della Svizzera la presidente della Confederazione, Simonetta Sommaruga, ha condannato gli attacchi della scorsa notte a Vienna. Lo ha fatto tramite un tweet odierno di solidarietà nei confronti dell'Austria, ma anche della Francia. La Svizzera condanna ogni forma di terrorismo e violenza. I pensieri vanno alle vittime e ai loro parenti, così come a tutti i cittadini austriaci e francesi, ha scritto Sommaruga. "Libertà e tolleranza, valori legati alla democrazia e allo Stato di diritto, sono il nostro baluardo contro le barbarie", ha aggiunto.

Anche la presidente del Consiglio nazionale, Isabelle Moret (PLR/VD), e il presidente degli Stati, Hans Stöckli (PS/BE), hanno espresso la loro solidarietà attraverso Twitter, dichiarandosi "profondamente scioccati dall'atto violento di stampo ideologico".

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Attacco a Vienna, la cronaca

Telegiornale 03.11.2020, 21:00

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