La NATO e gli Stati Uniti hanno reagito duramente alla notizia dell’invio di truppe nordcoreane in Russia, schierate nella regione di Kursk. Mark Rutte, segretario generale della NATO, ha condannato l’iniziativa come una “significativa escalation” e un’ulteriore violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La presenza di soldati di Pyongyang in territorio russo è considerata una minaccia tanto per la sicurezza euro-atlantica quanto per quella dell’area indo-pacifica, mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha espresso preoccupazione, definendo “molto pericoloso” il coinvolgimento nordcoreano al fianco della Russia.
La Commissione europea ha confermato il suo appoggio a una risposta internazionale contro l’espansione della guerra. La presidente Ursula von der Leyen, in colloquio con il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, ha affermato che l’intervento della Corea del Nord potrebbe portare a un’escalation anche nella penisola coreana, già in tensione. L’incontro ha rafforzato il partenariato di sicurezza tra l’Unione Europea e la Corea del Sud, in un quadro che potrebbe spingere Seul a intensificare il proprio appoggio a Kiev.
Dal Cremlino è giunta la difesa della legittimità dell’accordo di cooperazione con la Corea del Nord. Mosca ha dichiarato che i 10’000 militari di Pyongyang sono in territorio russo in virtù di un accordo bilaterale, sottolineando che questi soldati riceveranno un compenso di circa 2’000 dollari al mese, una cifra considerevole rispetto ai salari medi nordcoreani. Nonostante le critiche internazionali, la Russia sembra intenzionata a impiegare queste nuove forze per alleggerire il carico sui propri militari e per tentare di riguadagnare terreno in Ucraina.
Intanto, un gruppo di quasi 200 disertori nordcoreani residenti in Corea del Sud ha manifestato la volontà di unirsi alle forze ucraine per una campagna di guerra psicologica contro i soldati di Pyongyang schierati in Russia. Con esperienza militare tra i sette e i dieci anni, i disertori sperano di sfruttare le loro conoscenze per demoralizzare i connazionali inviati al fronte.
Truppe nordcoreane in Russia, l'analisi di Mauro Gilli
Telegiornale 28.10.2024, 20:00
Secondo Mauro Gilli, esperto in strategia militare, l’arrivo di questi soldati rappresenta tuttavia un appoggio limitato alla Russia, e ritiene che la NATO e gli Stati Uniti continueranno nel loro sostegno all’Ucraina senza modificare la linea d’azione adottata finora.
In un’intervista al Telegiornale, Gilli ha sottolineato che l’intensificarsi delle alleanze non sembra, per ora, spostare le dinamiche di fondo del conflitto.