Nuova esecuzione negli Stati Uniti

Il detenuto nel braccio della morte Brandon Bernard è stato giustiziato stanotte in Indiana dopo che le ultime richieste di clemenza sono state respinte dalla Corte Suprema degli Stati Uniti. Bernard, 40 anni, era stato condannato per omicidio commesso nel 1999 da adolescente. Mezzo milione di persone aveva firmato delle petizioni per chiedere che la sua pena venisse commutata in ergastolo, vista la giovane età all'epoca dei fatti (aveva appena compiuto 18 anni) e il buon comportamento in carcere.

Quella di Bernard è la nona esecuzione federale da luglio, dopo che la pratica era stata sospesa per 17 anni. L'amministrazione del presidente Donald Trump, nonostante la sconfitta alle elezioni, ha programmato altre quattro esecuzioni entro il 20 gennaio, giorno del giuramento del democratico Joe Biden, andando contro una tradizione ultracentenaria che prevede che i presidenti uscenti rinviino queste decisioni in attesa del successore.

Bernard era stato condannato a morte per il suo coinvolgimento nell'omicidio di due persone nel giugno di 21 anni fa. Faceva parte di un gruppo di cinque adolescenti accusati di aver rapinato le due vittime e di averle costrette a salire sul retro della loro macchina in Texas, prima di ucciderle. A fare fuoco fu un diciannovenne (anche lui condannato alla pena di morte e già giustiziato), mentre lo stesso Bernard aveva incendiato l'auto. Secondo gli avvocati della difesa, le due vittime erano probabilmente morte prima dell'incendio. I suoi legali avevano chiesto l'ergastolo senza condizionale, perché Bernard era stato ritenuto un detenuto modello.