L'Osservatorio siriano per i diritti umani (OSDH) ha denunciato nuovi scontri a fuoco in Siria, a circa 10 giorni di distanza dall'entrata in vigore della tregua. Almeno nove persone, tra cui due civili, sono state uccise nella notte tra venerdì e sabato vicino a Damasco.
Gli scontri tra le forze del regime di Bashar al-Assad e i ribelli si sono verificati anche a Wadi Barada, un'area chiave, dove si trovano le principali fonti di acqua potabile per la capitale e i suoi dintorni. L'ONU ha denunciato la penuria d'acqua che subiscono i 5,5 milioni di abitanti di Damasco, come "crimine di guerra" ma le truppe regolari e i ribelli si rimpallano a vicenda le responsabilità in merito alla distruzione degli acquedotti.
In quasi sei anni, lo ricordiamo, il conflitto in Siria ha provocato oltre 310'000 morti e ha causato una grave crisi umanitaria: milioni di siriani hanno dovuto abbandonare le loro case distrutte e rifugiarsi in Europa.
ATS/M.Ang.