La strage di giovedì, che ha visto oltre 100 morti a Gaza, ha scosso la comunità internazionale e il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha tenuto una riunione d’emergenza. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha parlato della necessità di eseguire un’indagine indipendente sull’accaduto, mentre il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, ha affermato che si tratta di “vittime totalmente inaccettabili”.
“Questo mostruoso massacro è la prova che finché il Consiglio di sicurezza è paralizzato e vengono imposti veti, i palestinesi pagano con le loro vite”. Sono invece le parole dell’ambasciatore palestinese alle Nazioni Unite, Riyad Monsour.
Secondo il bilancio fornito da Hamas, sono morte 112 persone e 760 sono rimaste ferite. Hamas dà l’intera responsabilità dell’accaduto a Israele. Tel Aviv ammette che i suoi soldati hanno sparato, ma unicamente per difendersi dalla folla. Inoltre, secondo il portavoce dell’esercito israeliano, i morti causati degli spari sarebbero una decina, mentre le restanti vittime avrebbero perso la vita calpestate o investite.