Le forti piogge monsoniche non si arrestano in India e le inondazioni che stanno colpendo lo Stato del Kerala, nel sud del paese, continuano a mietere vittime. I morti sono saliti a 164, come indica venerdì il capo del governo locale, Pinarayi Vijayan. 150'000 hanno dovuto lasciare le loro abitazioni e hanno trovato rifugio nei 1'300 campi adibiti per accoglierle.
Diverse parti della capitale commerciale Kochin sono sommerse dall’acqua e circa 10’000 chilometri di strade sono state distrutte o danneggiate, così come centinaia di case. I treni e la metropolitana hanno smesso di circolare e l’aeroporto rimarrà chiuso fino al 26 agosto.
Il governo centrale ha schierato le forze armate per una massiccia operazione di soccorso e ha invitato la popolazione a non ignorare gli ordini di sfollamento. Le piogge torrenziali, stando alle previsioni meteo, proseguiranno almeno fino a sabato.