Secondo il Cremlino c’è ragione di essere “cautamente ottimisti” su una soluzione del conflitto in Ucraina, dopo un colloquio la scorsa notte tra il presidente Vladimir Putin e l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff a Mosca. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov.
Una decisione su un nuovo colloquio telefonico fra Putin e il presidente statunitense Donald Trump verrà presa dopo che Witkoff avrà riferito a Washington un messaggio di Putin, ha aggiunto Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti.
“È vero che c’è ancora molto da fare, ma il presidente è comunque solidale con la posizione del signor Trump”, ha affermato Peskov commentato così una dichiarazione del Consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Mike Waltz, secondo cui la Casa Bianca nutre un cauto ottimismo sulla possibilità di un accordo.
“Ieri - ha aggiunto Peskov, citato da Interfax - avete sentito una dichiarazione molto importante del presidente Putin. Rispondendo a una domanda dei giornalisti, ha detto di sostenere la posizione del presidente Trump sull’accordo, ma ha espresso alcune domande a cui è necessario rispondere insieme”.

Chiamata Putin-Trump ancora non c'è una data
Telegiornale 14.03.2025, 12:30
I 27 Paesi UE approvano il rinnovo delle sanzioni
Nel frattempo i 27 Paesi UE hanno approvato il rinnovo di sei mesi delle sanzioni individuali a danno della Russia fino al 15 settembre 2025 attraverso la procedura scritta, superando così il veto di Budapest che aveva chiesto di depennare alcuni nomi.
In tutto gli individui rimossi sono quattro, di cui tre chiesti dall’Ungheria. I nomi depennati, a quanto si apprende, sono: Vladimir Rashevsky (uomo d’affari), Gulbakhor Ismailova (sorella dell’oligarca Alisher Usmanov), Moshe Kantor (magnate dei fertilizzanti) e Il ministro dello sport russo Mikhail Degtyarev.
Russi avanzano, ma gli ucraini colpiscono ancora Mosca
Intanto le forze armate russe hanno dichiarato di aver preso il controllo nell’ultima settimana di 28 centri abitati della regione russa di Kursk e del villaggio di Novenkoe, nella regione ucraina di Sumy. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca. Quest’ultimo ha annunciato di aver abbattuto quattro droni ucraini su Mosca. Secondo fonti ucraine uno degli ordigni ha incendiato un’infrastruttura strategica in un’area centrale della capitale.
Un altro bombardamento, lanciato dall’Ucraina, ha causato un incendio in un deposito di petrolio nella regione di Krasnodar, nel sud-ovest del Paese, mentre altri droni ucraini hanno colpito due stazioni di compressione del gas e un deposito di missili S-300/S-400. Le esplosioni hanno scosso riserve di carburanti e depositi di munizioni a Tambov e Saratov. I droni di Kiev hanno anche colpito un deposito di missili S-300/S-400 nella regione di Belgorod, facendo esplodere le munizioni all’interno.

No di Mosca a una tregua temporanea
Telegiornale 13.03.2025, 20:00