Una "tabella di marcia per negoziati di pace" che pongano fine a 17 anni di guerra in Afghanistan: a presentarla è stato il presidente afghano Ashraf Ghani nel secondo e ultimo giorno di lavori della Conferenza di Ginevra.
Ghani ha rivendicato come il piano - da attuare in modo graduale - sia il frutto di "otto mesi di consultazioni con la popolazione". "Vogliamo un accordo di pace con l'inclusione dei Talebani in una società democratica e civile", ha detto, ponendo come condizioni il rispetto della Costituzione - soprattutto dei diritti delle donne - e il rispetto della legge nell'operato delle forze di sicurezza. Il presidente ha ammonito i Talebani, esortati a rompere con al-Qaeda: "Nessun gruppo armato con legami con reti terroristiche transnazionali o con organizzazioni criminali transnazionali - ha detto - potrà unirsi al processo di pace".
Ginevra, colloqui sull'Afghanistan nel vivo
Telegiornale 28.11.2018, 13:30
Non è mancato un riferimento alle elezioni presidenziali del prossimo anno: previste per aprile, potrebbero slittare di almeno tre mesi, come già ipotizzato dalla Commissione elettorale indipendente. Secondo Ghani, il voto è "cruciale per il successo dei negoziati di pace" e "la popolazione afghana ha bisogno di un governo eletto con un mandato per ratificare e attuare il processo di pace e guidare il processo di riconciliazione".
L'intervento di Abdullah Abdullah
RSI Info 28.11.2018, 19:29
Nei mesi scorsi si sono intensificati gli sforzi degli Stati Uniti per portare i talebani al tavolo dei negoziati. Tuttavia sinora il movimento fondato dal mullah Omar ha sempre rifiutato colloqui diretti con il Governo "fantoccio" di Kabul, mentre i rappresentanti dell' "ufficio politico" dei talebani in Qatar hanno incontrato funzionari americani.
Il discorso di Toby Lanzer, della Missione ONU in Afghanistan
RSI Info 27.11.2018, 18:33
La Svizzera si è intanto detta pronta a ospitare colloqui diretti tra il governo afghano e i talebani. La proposta è stata avanzata oggi dal consigliere federale Ignazio Cassis. "La pace è ciò di cui gli afghani hanno oggi maggiormente bisogno", ha detto il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri. "È giunto il tempo per il dialogo", ha aggiunto. Tanto più che la popolazione ha dimostrato uno "straordinario" coraggio andando a votare alle recenti elezioni parlamentari nonostante un numero record di vittime civili.
Afghanistan, la guerra civile infinita