Boris Johnson si è nuovamente scusato davanti al Parlamento britannico per aver rotto le regole imposte per contenere la diffusione del coronavirus una settimana dopo essere stato multato dalla polizia per una festa di compleanno tenuta alla residenza del premier al numero 10 di Downing Street durante il lock down.
Il primo ministro, dopo le nuove scuse, ha affermato che non ha mai pensato che il ritrovo avesse violato le regole imposte dal Governo per lottare contro la pandemia. Il Parlamento, nella seduta di giovedì, dovrà decidere se aprire un’inchiesta per valutare se Johnson abbia ingannato i deputati, affermando più volte di aver rispettato le regole del confinamento.
Le richieste di dimissioni del premier non si sono fatte attendere, con anche dei deputati conservatori che hanno chiesto la partenza di Johnson.
Partygate, multato Boris Johnson
Telegiornale 12.04.2022, 20:00