La Russia sta rilasciando i primi passaporti nei territori occupati dal proprio esercito nel sud dell'Ucraina. Nella giornata di sabato, venticinque residenti nella regione di Kherson hanno ricevuto i nuovi documenti di identità. Lo ha riferito l'agenzia di stampa russa Interfax, citando il servizio stampa dell'"amministrazione militare-civile" della regione occupata dall'esercito di Mosca.
"Oggi a Kherson sono stati rilasciati i primi passaporti alle persone che sono state le prime a richiedere la cittadinanza russa", ha dichiarato un funzionario del servizio stampa, aggiungendo che questo fatto coincide con festa nazionale della Federazione russa, che si celebra il 12 giugno.
Un membro dell'"amministrazione civile-militare" della regione di Zaporizhia ha dichiarato all'agenzia di stampa RIA Novosti che un numero imprecisato di residenti locali ha ottenuto il passaporto russo durante una cerimonia a Melitopol. "Per noi questo è un evento significativo e storico. Il prossimo passo verso il nostro ritorno in Russia", ha affermato.
Una pratica, quella del rilascio agevolato dei passaporti, che il Cremlino aveva già messo in atto nel Donbass prima dell'invasione, e che ora si somma alle altre strategie per cercare di consolidare il controllo su tutte le regioni occupate. In molti casi, i canali televisivi ucraini sono stati sostituiti con quelli russi e in diverse località circola già il rublo, mentre la connessione internet e la telefonia mobile ucraina a Kherson e in una parte della regione di Zaporizhia non funzionano più.
Tutti segnali che lasciano presagire una possibile futura annessione di questi territori (o di parte di essi) da parte della Russia.
Si combatte ancora in Ucraina
Telegiornale 11.06.2022, 14:30
La situazione al fronte
Intanto, nella giornata di sabato i russi hanno continuato a bombardare la città di Severodonetsk, ormai quasi interamente sotto il controllo dell'esercito di Mosca. Le forze armate ucraine, invece, staserebbero soffrendo la mancanza di munizioni. Secondo il Ministero della difesa britannico, "è probabile che entrambe le parti subiscano pesanti perdite".
Il governatore della regione di Mykolaiv, Vitaly Kim, ha dichiarato che i combattimenti sono diventati una "guerra di artiglieria" e ha esortato i Paesi occidentali ad accelerare la consegna di armi a lungo raggio e munizioni per aiutare l'esercito di Kiev a contrattaccare.