Una sanzione di ben 355 milioni di dollari è stata inflitta venerdì all’ex presidente statunitense Donald Trump, ritenuto responsabile di frode fiscale nello stato di New York. Ma le conseguenze non si fermano qui: il giudice Arthur F. Engoron ha vietato al tycoon per tre anni l’esercizio di diverse attività imprenditoriali nello Stato. Come riporta il New York Times, Trump non potrà più “ricoprire ruoli di vertice in qualsiasi azienda di New York, compresa la sua”.
La condanna vale anche per i due figli, Don Jr. e Eric: per due anni non potranno più fare affari nello Stato e dovranno pagare una sanzione di 4 milioni di dollari ciascuno. Una sentenza che pesa in particolar modo su Eric Trump – amministratore delegato della Trump Organisation – e che mette in forse la dirigenza di tutta l’attività familiare. A prendere le redini del gruppo potrebbe quindi essere Ivanka.
Stando al New York Times, “Trump farà appello contro la sanzione finanziaria ma dovrà fornire i soldi o garantire una cauzione entro 30 giorni”. Una situazione che minaccia la liquidità finanziaria dell’ex presidente, gravata già da due condanne espresse in sede civile: i due processi per diffamazione e aggressione sessuale contro la scrittrice Jean Carroll, per i quali dovrà versare complessivamente circa 90 milioni di dollari.
Sempre secondo la testata newyorkese, l’ex presidente “probabilmente chiederà a una corte d’appello di porre fine alle restrizioni imposte a lui e ai suoi figli”.
Per l’impero del tycoon e per la sua immagine di imprenditore di successo si tratta di un colpo durissimo, avvenuto nel pieno della campagna elettorale per la Casa Bianca.
Notiziario delle 22.00 del 16.02.2024
Notiziario 16.02.2024, 22:30
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