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“Trump ha frodato, gonfiati asset sino a 3,6 miliardi”

Il giudice di New York Arthur Engoron ha ordinato che alcune delle licenze commerciali dell’ex presidente siano revocate

  • 26 settembre 2023, 23:44
  • 26 settembre 2023, 23:51
Donald Trump

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Di: Reuters/ATS/M. Ang.

Il giudice del tribunale dello Stato di New York, a Manhattan, Arthur Engoron ha ordinato che alcune delle licenze commerciali dell’ex presidente USA, Donald Trump, siano revocate come punizione (rendendo così difficile o impossibile per lui e i figli adulti fare affari a New York), dopo aver stabilito che ha frodato banche e assicurazioni gonfiando il valore dei suoi asset sino a 3,6 miliardi di dollari nei confronti di banche e assicurazioni. Lo stesso giudice ha annunciato che continuerà ad esserci una figura indipendente che supervisionerà le operazioni della Trump Organization.

Secondo Ergoron, Trump e i suoi figli adulti sono responsabili di frode, avendo fornito per circa un decennio false informazioni finanziarie, gonfiando il valore dei loro asset Il giudice ha così dato ragione alla procuratrice generale Letitia James, pochi giorni prima dell’inizio del processo civile in materia. James ha dichiarato che i beni il cui valore è stato gonfiato includono la proprietà di Trump a Mar-a-Lago in Florida, l’attico della Trump Tower a Manhattan e vari edifici e campi da golf.

La decisione, pochi giorni prima dell’inizio di un processo senza giuria istruito dalla procuratrice generale Letitia James, è il più forte colpo all’immagine di imprenditore scaltro e di successo che Trump si era costruito negli anni prima di scalare la Casa Bianca.

La decisione di Engoron non significa automaticamente che il processo inizierà lunedì prossimo. Trump si è opposto in giudizio per ritardare il processo, accusando Engoron e James di aver ignorato l’ordine della corte d’appello di circostanziare il caso. L’ex presidente e gli altri imputati hanno dichiarato che questo ha reso impossibile prepararsi per il processo, perché non sapevano da quali accuse avrebbero dovuto difendersi.

Nonostante le numerose controversie legali, il tycoon rimane in vantaggio nella corsa alla candidatura Repubblicana per le presidenziali del 2024. Si è dichiarato non colpevole per capi d’accusa che gli imputano, tra l’altro, di aver cercato di sovvertire il risultato delle elezioni presidenziale del 2020 (vinte dall’attuale presidente Democratico Joe Biden), di aver nascosto materiale classificato e di aver coperto pagamenti segreti a una pornostar.

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