L'esercito cinese ha reso noto che le manovre militari proseguono anche oggi, lunedì, nel mare e nello spazio aereo intorno a Taiwan, "concentrandosi sull'organizzazione di operazioni congiunte antisottomarino e di assalto marittimo". Lo si legge in una nota.
Pechino aveva inizialmente indicato un periodo di manovre dal 4 al 7 agosto in risposta alla visita a Taipei, la capitale di Taiwan, della presidente della Camera dei rappresentanti statunitense Nancy Pelosi.
La tensione nello Stretto di Taiwan "è stata provocata dagli Stati Uniti" che "devono assumersi la piena responsabilità e le gravi conseguenze per tutto questo". Il portavoce del ministero della difesa cinese Wu Qian ha affermato in una nota che le contromisure di Pechino, "incluso l'annullamento del dialogo militare a livello di comandanti di teatro, sono giustificate e corrette". Wu si è espresso in merito a quanto riportato dai media statunitensi, secondo cui i vertici militari degli Usa hanno chiamato più volte le controparti cinesi negli ultimi giorni senza ricevere risposta.
"Gli Stati Uniti stanno deliberatamente creando la crisi e allo stesso tempo stanno cercando una scusa per scaricare la colpa sugli altri, cosa a cui la Cina si oppone con forza", ha osservato Wu. "Esortiamo gli Stati Uniti a rispettare gli interessi e le preoccupazioni fondamentali della Cina e ad abbandonare l'uso dell'isola di Taiwan per contrastare la Cina", ha aggiunto.
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