Diciannove ministri, fra cui otto donne: sono i numeri del nuovo Governo che ha prestato sabato giuramento alla presidente del Perù Dina Boluarte. Anch'essa fresca di nomina, dal momento che ha rimpiazzato giovedì il deposto Pedro Castillo, accusato di aver tentato un colpo di Stato.
Intanto nel Paese, a Lima ma non solo, proseguono le proteste dei sostenitori dell'ex presidente che si trova in custodia cautelare. I manifestanti ne chiedono la liberazione e invocano nuove elezioni. La situazione è tesa in varie città del centro-sud, riferiscono i media peruviani, in particolare nella regione di Apurimac che ha dichiarato una "insorgenza popolare" a partire da domenica. Da parte sua, Boluarte si è rivolta per la seconda volta in 24 ore al Paese invitando la cittadinanza alla calma e a collaborare con il governo per costruire "Perù migliore".
I supporter di Castillo protestano nelle strade
Nel frattempo Castillo ha presentato una richiesta ufficiale di asilo in Messico. Il ministro degli Esteri messicano Marcelo Ebrard ha detto che "il diritto di asilo è una tradizione messicana, non è mai stato negato a nessuno". Il presidente messicano di sinistra Andrés Manuel López Obrador - che ha affermato che Castillo era stato vittima delle "élite economiche e politiche" del Perù - ha negato di essere intervenuto negli affari interni del Perù, come invece era stato segnalato dal ministero degli Esteri peruviano.
Perù, detenzione preventiva per Castillo
Telegiornale 09.12.2022, 13:30