La protesta contro Vladimir Putin sta uscendo dai salotti degli oppositori tradizionali e sta lentamente conquistando le piazze, afferma al TG RSI Anna Zafesova. Secondo la giornalista, specialista di Russia per il quotidiano torinese La Stampa, la decisione del presidente russo di autorizzare l’espatrio dell’oppositore Sergei Navalny per cure all’estero dopo il suo sospetto avvelenamento è segno della mancanza di alternative per l’uomo forte del Cremlino, sottoposto a forti pressioni internazionali. “Trattenerlo in Russia sarebbe stato più difficile che lasciarlo andare”.
Il commento di Anna Zafesova
Telegiornale 24.08.2020, 22:00
Analogamente, Putin mostra i limiti del proprio potere con il sostegno al suo omologo di Minsk Alexander Lukashenko, sempre più contestato dalla folla. “Quello che accade oggi in Bielorussia, un movimento trasversale che travalica i circoli tradizionali dell’opposizione, domani potrebbe accadere in Russia”. Putin vuole dunque prevenire un cambio di regime che potrebbe ispirare gli oppositori in casa propria. Al tempo stesso egli è decisamente insoddisfatto con le mosse di Lukashenko, ormai controproducenti.