Dotazioni economiche, di personale e di mezzi: su questi canali si svilupperanno gli aiuti dell'Unione Europea a Niger e Ciad nell'ambito del piano d'azione varato al summit sulla crisi migratoria in scena lunedì a Parigi, summit al quale hanno partecipato anche i due capi di Stato interessati Mahamadou Issoufou e Idriss Deby nonché il numero uno del Governo d'intesa nazionale libico Fayez al Sarrai.
La cooperazione, come ha spiegato il presidente francese Emmanuel Macron, riguarderà sia i finanziamenti, sia le dotazioni concrete. Angela Merkel ha ulteriormente precisato che il sostegno verrà fornito sia in termini di aiuti allo sviluppo, sia a livello di forze di sicurezza o di formazione. Per la cancelliera tedesca, comunque, andrà rivisto il sistema detto di Dublino, che non offre soluzioni soddisfacenti, visto che sfavorisce i paesi d'arrivo. Non soluzioni miracolose, ma in ogni modo passi avanti, ha commentato il premier italiano Paolo Gentiloni.
Una missione congiunta sarà inviata laddove hanno origine i flussi, si afferma nella dichiarazione finale, nella quale si ribadisce l'impegno di Bruxelles nel controllo delle frontiere e nella lotta contro le organizzazioni di passatori.
ANSA/AFP/dg