Kiev e altre città dell'Ucraina sono state nuovamente attaccate prima dell'alba dalle forze russe, secondo l'esercito ucraino che ha affermato di aver intercettato tutti i droni kamikaze che hanno preso di mira la capitale. "Il decimo attacco aereo in 19 giorni a maggio", ha evidenziato su Telegram l'amministrazione militare della città di Kiev riferendo di "diverse ondate" di droni durante la notte. "Tutti i bersagli aerei rilevati che si muovevano in direzione della città sono stati distrutti", ha aggiunto.
Funzionari militari e media locali hanno anche riferito di esplosioni a Leopoli e Rivne a ovest, e a Kherson e Kryvyi Rih a sud. A Rivne, grosso centro di 280'000 anime a quattro ore d’auto dal confine polacco, le sirene d’allarme hanno risuonato durante tutta la notte e si sono udite esplosioni nelle zone periferiche della città.
Valentyn Kovalenko, psichiatra in pensione che vive in un sobborgo residenziale appena fuori il centro urbano di Rivne, ha spiegato ai microfoni della RSI di aver sentito “le sirene a lungo già in piena notte e poi una serie infinita di esplosioni, di botti davvero forti ma per fortuna sembra che la contraerea abbia funzionato. Sono arrivati i nuovi sistemi dagli occidentali e non li ringrazieremo mai abbastanza per questo". Alla fine si saprà che i sistemi contraerei venerdì hanno abbattuto cinque droni Shahed di fabbricazione iraniana lanciati su Rivne.
"Avere due centrali atomiche vicine è un vantaggio"
L’80enne medico ucraino ha precisato che “il fatto di avere una grossa centrale atomica nei paraggi e una seconda a un'ottantina di chilometri ha incrementato i volumi di difesa aerea” portati dai militari a protezione dell’Oblast, "senza dimenticare che a Rivne, spiega Kovalenko, ha anche sede un importante ospedale dove sono ricoverati i militari ucraini in riabilitazione" dopo gravi lesioni al midollo spinale o amputazioni degli arti inferiori.
Per quel che riguarda gli altri centri urbani civili bombardati dal Cremlino, va detto che tra i più colpiti figura Kryvyi Rih, città natale di Volodymyr Zelensky, in cui i missili e droni di Putin hanno ferito due persone e incendiato abitazioni, strutture pubbliche e commerci. Droni e missili sono caduti anche a Leopoli, metropoli a mezz'ora di macchina dal confine con la Polonia, dove gli obiettivi erano infrastrutture energetiche. Non vi sono conferme che i missili di Mosca abbiano effettivamente colpito il bersaglio.
La notte precedente, Kiev e diverse altre città ucraine sono state prese di mira da un'altra ondata di missili da crociera russi lanciati da bombardieri strategici e navi nel Mar Nero, secondo l'esercito ucraino. Quest'ultimo ha anche affermato di aver abbattuto quasi tutti gli ordigni. Il Ministero della Difesa russo ha dal canto suo dichiarato di aver "colpito" e "distrutto" tutti gli obiettivi dei raid notturni di giovedì, senza fornire riscontri oggettivi.
ISW: "Successi significativi degli ucraini a Bakhmut"
Le forze ucraine hanno messo a segno successi tatticamente significativi intorno a Bakhmut nelle operazioni di contrattacco di ieri: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (ISW) nel suo rapporto quotidiano sull'andamento del conflitto. Queste operazioni, spiega il centro studi statunitense, sono una continuazione dei contrattacchi localizzati che le forze ucraine stanno conducendo da alcuni giorni e non riflettono l'inizio di una nuova grande offensiva.
Diversi blogger militari russi hanno affermato che le forze armate ucraine hanno attraversato da nord-ovest le linee difensive russe poste a sud e a sud-ovest di Ivanivske (a sei chilometri da Bakhmut) e a nord-ovest di Klishiivka (circa alla stessa distanza dalla cittadina contesa).
E, sempre parlando delle operazioni sul campo, il sistema di difesa aerea Patriot danneggiato in Ucraina è di nuovo pienamente operativo, secondo il Dipartimento della Difesa statunitense. "Posso confermare che un sistema Patriot è stato danneggiato, ma che ora è stato riparato ed è di nuovo pienamente operativo", ha dichiarato giovedì a Washington la portavoce del Pentagono Sabrina Singh.
Secondo la Russia, la batteria che difendeva la capitale Kiev era stata quasi completamente distrutta dall'esercito russo, il che è invece smentito da Washington. Mosca aveva asserito che in un attacco con un missile Kinzhal erano state distrutte non meno di cinque rampe di lancio e il radar della batteria.
Notte di bombardamenti contro Kiev
Telegiornale 16.05.2023, 12:30