Dopo la riforma costituzionale del 2020, sono ben 345 i parlamentari in meno che verranno eletti alle prossime elezioni. Un numero ridotto che ha aumentato gli scontri interni ai partiti per quanto riguarda la scelta dei candidati inseriti nelle varie liste. Di conseguenza si sono ricandidati solo i fedelissimi dei rispettivi leader di partito. Lunedì sera, infatti, è scaduto il termine per presentare le liste definitive in vista del voto del 25 settembre.
"Questo è stato l’effetto combinato di un sistema elettorale che permette ai leader di partito di selezionare buona parte dei candidati al Parlamento e della riduzione dei parlamentari." Ad affermarlo è Marco Valbruzzi, docente di Scienze politiche all’Università di Napoli Federico II al microfono di Andrea Ostinelli, che continua: "Non ci sarà un grande rinnovamento parlamentare, se non unicamente la componente nuova che verrà eletta grazie all’exploit di Fratelli d’Italia".
Secondo i sondaggi, infatti, il partito di Giorgia Meloni potrebbe realizzare un exploit alle prossime elezioni tale da rendere Fratelli d’Italia il primo partito in Italia. Risultato che permetterebbe al partito di disegnare il futuro governo. Per questo Giorgia Meloni, ha voluto accerchiarsi di figure importanti, come ad esempio l’ex ministro dell’economia Giulio Tremonti, per cercare di dare un’immagine di responsabilità al partito di destra.