La ricostruzione dell’Iraq, dopo tre anni di guerra contro l’organizzazione terroristica Stato Islamico, necessiterà come minimo di 88,2 miliardi di dollari. I dati, emersi da uno studio condotto da esperti locali e esteri, sono stati comunicati dal ministro della pianificazione Salman al Jumeili durante l’apertura di una conferenza internazionale tenutasi lunedì in Kuwait.
Per far fronte alla situazione precaria, secondo il direttore generale del Ministero Qusai Abdelfattah, sono necessari immediatamente 22 milioni. I restanti dovranno essere impiegati in progetti a medio termine.
Il paese, che dagli anni ’80 è confrontato con una serie di conflitti e dopo l’invasione del Kuwait nel 1990 anche da restrizioni commerciali, ha concluso la sua guerra contro le milizie fondamentaliste due mesi fa, per lo meno a detta di Baghdad. I jihadisti, dal 2014, avevano preso in ostaggio più di un terzo della nazione, minacciandone la stessa esistenza.
AFP/YR