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Perché Taylor Swift può far tra... ballare Trump

La star americana del pop, di cui si ipotizza il sostegno elettorale a Joe Biden, è ormai un’icona di massa capace di incidere sulle opinioni politiche dei suoi milioni di follower

  • 5 febbraio, 11:11
  • 5 febbraio, 15:34

Taylor Swift: una cantante molto potente

Telegiornale 04.02.2024, 20:00

Di: TG/Herber-RSI Info

Taylor Swift non è solo la cantante dei batticuori amorosi a stelle e strisce. Parliamo di un fenomeno generazionale, eroina femminista, ancella dell’algoritmo, con una base fedelissima: 114 milioni di dischi venduti e 280 milioni di follower su Instagram.

E da qualche mese regala all’America pop un seguitissimo fotoromanzo amoroso, facendo coppia con Travis Kelce, stella del football che con Kansas City domenica giocherà il SuperBowl.

Ogni volta che Taylor Swift appare a una partita gli indici TV s’impennano e il New York Times ipotizza il suo sostegno elettorale per aumentare la popolarità di chi ne è in deficit: Joe Biden.

Tanto basta per mandare in tilt la complo-sfera di destra. Su Fox News il commentatore conservatore Jesse Watters ha detto: “Sapete come siamo arrivati a questo? Quattro anni fa l’unità per le Operazioni psicologiche del Pentagono ha suggerito Taylor Swift come un’arma a una riunione della NATO?!?”.

Un’arma culturale come dimostrerebbe la conversione a testimonial pro-vaccino del suo boyfriend. Su X – l’ex Twitter – impazza chi denuncia la propaganda democratica nella Lega di Football americano, deriva di un mondo solitamente legato ai conservatori.

Come la musica country da dove è partita vent’anni fa Taylor Swift. Poi il pop e il rock, prima di rivelare nel 2018 le sue simpatie politiche, contro una candidata sostenuta da Donald Trump. “Ha votato contro paghe eque per le donne, si è opposta alla legge contro la violenza sulle donne che in fondo ci difende dagli abusi domestici e dallo stalking!”, diceva la cantante in “Miss Americana”, un documentario su di lei prodotto da Netflix.

Un’uscita politica che arrivò puntuale alla Casa Bianca. Musica non per le orecchie dello stesso presidente: “Diciamo che ora la musica di Taylor Swift mi piace il 25% in meno”, dichiarava Donald Trump nell’ottobre 2018.

Percentuali e numeri perché l’artista ne muove a iosa. Incoraggia i fan a votare. A settembre un suo semplice post ha fatto registrare 35’000 persone sulle liste elettorali. “Fa spavento che un quinto dei suoi fan sia disposto a votare qualsiasi candidato lei sosterrà”, ha detto un’altra commentatrice sempre su Fox News.

Sarà il sostegno dell’icona di massa, della persona dell’anno a decidere l’elezione dell’anno? Già solo la viralità della polemica mostra lo “spirito del tempo”… non solo quello musicale colto da Taylor Swift.

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