La Guardia di finanza italiana sta eseguendo una serie di misure cautelari nei confronti di ex vertici e di alcuni degli attuali manager di Autostrade per l'Italia S.p.A. (ASPI), in relazione al crollo del Ponte Morandi che nell'agosto del 2018 provocò 43 vittime. Secondo quanto ha appreso l'agenzia ANSA sarebbero sei le misure cautelari. Le accuse ipotizzate sono attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture.
L'inchiesta è coordinata dalla procura di Genova ed è scattata un anno fa dopo l'analisi da parte dei finanzieri di alcuni dei documenti acquisiti nel corso dell'indagine sul crollo del ponte nel capoluogo ligure. In particolare, quelli relativi ai problemi riscontrati, in termini di sicurezza, sulle barriere fonoassorbenti montate sull'intera rete autostradale.
Delle sei misure disposte dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Genova, tre sono arresti domiciliari e tre sono misure interdittive. Ai domiciliari sono finiti l'ex amministratore delegato Giovanni Castellucci nonché Michele Donferri Mitelli e Paolo Berti, rispettivamente ex responsabile manutenzioni e direttore centrale operativo dell'azienda.
ASPI ha come attività la gestione in concessione di tratte autostradali, nonché lo svolgimento della relativa manutenzione. La società fa parte del gruppo Atlantia, che ne possiede l'88,06% del capitale sociale e che fa riferimento, come principale azionista, alla famiglia Benetton.
Autostrade per l'Italia, manager nel mirino
Telegiornale 11.11.2020, 21:00