L’elezione del prossimo capo dello Stato rumeno deve essere ripetuta da capo: la Corte costituzionale della Romania ha annullato il primo turno tenutosi due settimane fa. Dovrà essere fissata una nuova data per la convocazione alle urne. La decisione cade a due soli giorni dal ballottaggio di domenica fra la candidata centrista filo-europea Elena Lasconi e l’esponente di estrema destra Calin Georgescu, arrivato in testa al primo turno sullo sfondo di possibili ingerenze russe. Le operazioni di voto erano già iniziate negli uffici elettorali all’estero.
I giudici hanno preso la loro decisione per “assicurare la validità e legalità” dello scrutinio. Questo dopo che documenti di intelligence declassificati dal capo dello Stato uscente Klaus Iohannis hanno sostenuto la tesi secondo la quale c’è la mano della Russia dietro la campagna condotta sui social (TikTok e Telegram in particolare) che avrebbe favorito l’inatteso risultato di Georgescu al primo turno e l’eliminazione di conseguenza del premier uscente Marcel Ciolacu.
La vittoria anche piuttosto netta dell’esponente filorusso, contrario a ulteriori aiuti all’Ucraina, aveva colto di sorpresa tutti quanti nel Paese dell’Europa orientale, membro sia dell’UE che della NATO. La sua formazione, l’AUR, ha in ogni caso ribadito di godere di un forte sostegno nell’elettorato, visto che domenica scorsa, quando si sono tenute le legislative, ha raggranellato quasi il 18% dei voti piazzandosi seconda.
L'Alta Corte della Romania ordina il riconteggio dei voti per le presidenziali
Telegiornale 29.11.2024, 12:30