Il Camerun ha lanciato lunedì il primo programma globale di vaccinazione su larga scala contro la malaria, un passaggio che l’Organizzazione mondiale della Sanità ha definito “storico”. Secondo l’OMS, la malattia trasmessa dalle zanzare uccide più di 600’000 persone all’anno, soprattutto in Africa, e i bambini sotto i 5 anni rappresentano oltre l’80% dei decessi nel continente.
Il primo a essere stato immunizzato (con un farmaco prodotto da una casa britannica) è stato il piccolo Noah Ngah, di 6 mesi, in un ospedale della città di Soa, a 20 chilometri dalla capitale Yaoundé. Si tratta di uno dei tanti centri di vaccinazione in 42 distretti considerati prioritari all’interno della nazione africana, che conta circa 28 milioni di abitanti.
Il Governo ha affermato che il vaccino sarà fornito gratuitamente e sistematicamente ai bambini a partire dai 5 mesi insieme ad altre immunizzazioni obbligatorie o raccomandate. Le prime 300’000 dosi sono state consegnate in novembre, altre arriveranno la prossima settimana.
L’OMS, il Fondo dell’Onu per l’infanzia Unicef e l’alleanza Gavi, costituita per garantire i vaccini a livello globale, hanno dichiarato a novembre che l’iniziativa rappresenta “un passo storico verso una più ampia vaccinazione contro una delle malattie più letali per i bambini africani”. Test erano già stati condotti in Ghana, Malawi e Kenya e altri 19 Paesi potrebbero aggiungersi al Camerun nel corso di quest’anno. I primi saranno Burkina Faso, Niger, Liberia e Sierra Leone. In tutto 6,6 milioni di bambini potrebbero essere vaccinati entro la fine del 2025.