Sempre alle prese con le restrizioni dell’embargo statunitense, l’isola caraibica si è lanciata nella produzione di apparecchi per la telefonia mobile fatti esclusivamente con componenti realizzate in casa.
Il gruppo nazionale per l’Informatica, le Telecomunicazioni e l’Elettronica Gedeme ha infatti annunciato che i primi modelli, che utilizzeranno un sistema operativo nato da Android ma adeguato alle esigenze cubane, arriveranno nei negozi entro fine giugno.
La stampa internazionale lo ha già battezzato “il cellulare socialista”. Dopo la creazione di vaccini anti Covid propri (unico paese dell’America latina a farlo) il Governo cubano si lancia nelle telecomunicazioni.
Accanto ai telefonini, Gedeme intende produrre tablet e computer da destinare in particolare all’informatizzazione della scuola pubblica. L’accesso ad internet a Cuba è garantito solo da 3 anni.