Sono un centinaio i morti negli scontri scoppiati tra le forze dell'ordine e manifestanti durante lo scorso weekend in diverse località dell'Etiopia. Lo denuncia Amnesty International. Le violenze più gravi si sono registrate a Bahir Dar dove almeno 30 persone sono rimaste uccise dal fuoco della polizia nella sola giornata di domenica.
"Hanno sistematicamente fatto un uso eccessivo della forza nel vano tentativo di far tacere le voci dissidenti", ha detto Michelle Kagari, vicedirettrice dell'ONG in Africa orientale.
Media vicini al Governo hanno invece puntato il dito contro nemici distanti e vicini e contro gli attivisti che nel web hanno sfidato le direttive contro le proteste non autorizzate. Hanno inoltre detto che i dimostranti stavano distruggendo proprietà pubbliche e private e "infliggendo morte a cittadini innocenti".
È dallo scorso novembre che il paese è scosso da proteste antigovernative, specialmente nelle regioni di Oromia e Amara, che denunciano una marginalizzazione economica e chiedono riforme politiche, giustizia e stato di diritto.
ats/ZZ