Donald Trump, in visita in Corea del Sud, ha inviato martedì un segnale conciliante alla Corea del Nord, parlando di buoni progressi sul dossier e invitando Pyongyang a tornare al tavolo negoziale e a “fare un accordo”.
“Credo che avrebbe senso per la Corea del Nord fare un accordo che sia buono per i suoi abitanti e per la gente del mondo intero”, ha dichiarato il presidente statunitense.
In Corea del Sud, seconda tappa dopo il Giappone della sua prima missione in Asia in un anno di presidenza, l’inquilino della Casa Bianca è riuscito a rassicurare il suo alleato più stretto nell’area insieme a Tokyo, smorzando l’aspra retorica rivolta al leader della Repubblica Popolare Kim Jon-un. In conferenza stampa alla Blue House col presidente Moon Jae-in, al termine del loro terzo summit, Trump ha spiegato di non avere desiderio di "usare la forza", ma gli USA "sono pronti a usare tutta la gamma del potenziale militare, se necessario", perché quella nordcoreana è "una minaccia nucleare globale".
A Seul, Trump si é anche occupato di affari invitando il paese alleato a continuare a comprare armamenti statunitensi per rafforzare il fattore deterrenza verso il Nord. Domani Trump parlerà davanti al parlamento e poi proseguirà il suo viaggio in Cina.
ATS/ludoC