A Berlino il muro era caduto il 9 di novembre del 1989. Il mondo si risvegliò il giorno dopo con due Germanie non più divise, almeno non più da quella barriera eretta per separare Est e Ovest, Russi e Americani. L’abbattimento fisico ufficiale del muro inizierà solo il 13 giugno del 1990 e pochi giorni dopo, il 22 giugno, anche Checkpoint Charlie veniva smantellato.
Dalla fine della seconda guerra mondiale e fino alla costruzione del muro il 12 agosto del 1961, Charlie era una sorta di dogana, dal giorno dopo divenne la porta tra chi era rimasto ad Est e chi era ad Ovest. La porta tra libertà e oppressione. Un luogo di speranza ma anche di morte. I dati non sono certi, ma secondo l'associazione Arbeitsgemeinschaft 13. August, che gestisce il museo del Checkpoint Charlie, le vittime sarebbero almeno 245. Tra di esse anche Peter Fechter un muratore 18enne lasciato agonizzante per più di un ora a pochi passi da Checkpoint Charlie colpito a morte alla schiena dalle guardie di frontiera. Un episodio che fece rabbrividire il mondo.
Il 22 giugno di 30 anni fa, durante la rimozione del checkpoint