Oskar Gröning, ex ufficiale delle SS, soprannominato “il contabile di Auschwitz”, è stato condannato a quattro anni di carcere da un tribunale di Lüneburg (Germania) per complicità nell’assassinio di 300'000 ebrei che furono mandati nelle camere a gas, durante la Seconda Guerra mondiale. Il 94enne ha assistito impassibile alla lettura della sentenza.
Per questioni legali, il giudizio si è concentrato esclusivamente su un periodo preciso in cui l'uomo ha lavorato nel campo di sterminio, ossia tra maggio e luglio del 1944, quando vi arrivarono 137 treni con circa 425'000 persone a bordo, deportate dall’Ungheria.
''Il lavoro rende liberi'' leggevano i prigionieri deportati ad Auschwitz
Oltre un milione di prigionieri persero la vita ad Auscwitz-Birkenau. La maggior parte di loro erano ebrei.
agi/mrj
PP delle 12.00 del 15 luglio 2015; la corrispondenza da Berlino di Walter Rahue