La polizia marocchina ha disperso nella notte su domenica una manifestazione di insegnanti precari. In migliaia, sabato, erano scesi nella strade della capitale Rabat per chiedere migliori condizioni di lavoro. La protesta si era poi organizzata per la notte con un presidio davanti al Parlamento, fatto sgomberare dalle forze dell'ordine. Una nuova mobilitazione è attesa per oggi, domenica.
I manifestanti avevano sfilato, nella calma, durante tutto il pomeriggio nelle strade della capitale marocchina. Alla sera hanno improvvisato un accampamento alla luce dei cellulari e delle candele davanti al Parlamento. Dopo due ore di trattative infruttuose le forze dell’ordine hanno deciso di passare alle maniere forti per far desistere i manifestanti dal loro intento, disperdendoli a colpi di manganello e di getti d’acqua.
I circa 55'000 insegnanti precari del paese nordafricano stanno manifestando, da diversi mesi, per reclamare lo statuto di funzionari dell’Educazione nazionale e per opporsi alla politica dei contratti di precariato in vigore dal 2016. Tra i docenti marocchini, nominati e precari non vi sono particolari differenze salariali, ma i precari lamentano un trattamento meno favorevole in termini pensionistici e per diversi aspetti negativi rispetto alla posizione dei colleghi “stabili”.
ATS/AFP/Swing