È cominciato poco dopo le 3.00 (ora svizzera) a Washington il discorso di politica generale del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dinanzi alle due camere del Congresso, riunite in seduta comune. Dopo aver denunciato le minacce riguardanti i centri comunitari ebraici, il capo della Casa Bianca ha salutato il ritorno di una nuova fierezza nazionale nel paese e ribadito l'impegno a mantenere "più di ogni altra cosa" le promesse fatte al popolo americano in campagna elettorale.
Nel suo discorso il presidente ha menzionato gli investimenti per miliardi di dollari delle case automobilistiche, "decine di migliaia di posti di lavoro americani" e vantato i guadagni del mercato azionario dalla sua elezione: più di 3'000 miliardi di dollari.
Tra i vari punti programmatici evocati: la lotta ai narcotrafficanti, la costruzione del muro al confine messicano e il mandato al Dipartimento della difesa per sgominare l'autoproclamato Stato Islamico. Il presidente ha poi definito disastrose alcune delle scelte di politica estera dell'Amministrazione precedente. "Credo nel commercio, credo in un equo libero scambio", ha puntualizzato Trump.
La politica migratoria sarà riformata in senso meritocratico e sono stati annunciati i piani di investimenti infrastrutturali per mille miliardi di dollari.
Trump ha inoltre chiesto di abrogare l'Obamacare, per ridurre i costi dell'assicurazione sanitaria e ha spiegato che il Congresso approverà una legge per finanziare la scelta della scuola per i giovani svantaggiati.
"Il mio lavoro non consiste nel rappresentare il mondo; il mio lavoro consiste nel rappresentare gli Stati Uniti", ha riassunto Trump.
AFP/ANSA/aost
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Dal TG12.30: