La fuga sotto le raffiche di proiettili sparati dai miliziani. Le urla e il terrore di una ragazza presa in ostaggio. Sabato i miliziani di Hamas penetrati in territorio israeliano hanno preso di mira anche un festival di musica elettronica a cui partecipavano circa 3’000 persone. Sono oltre 260 che sono rimaste uccise, come dichiarato dal servizio di soccorso israeliano Zaka.
Un rave party nel deserto, vicino alla striscia di Gaza, che ieri all’alba si è trasformato in un incubo, come testimoniano anche immagini condivise sui social media. E i racconti dei sopravvissuti: “I terroristi sparavano da più direzioni. Sono salita in auto, ma hanno aperto il fuoco. Così sono scesa e ho iniziato a correre. Mi sono nascosta con altri giovani in un frutteto. I miliziani passavano di albero in albero. E sparavano. Ho visto molte persone morire intorno a me” racconta Gili Yoskovich.
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Fra le vittime ci sarebbe anche una trentenne con doppia cittadinanza, israeliana e tedesca, che la madre avrebbe riconosciuto in un video, rapita dai miliziani. “Mia figlia Shani Louk è stata presa dai palestinesi mentre si trovava a un festival con altri turisti” ha detto la donna.
Per alcuni l’incubo è finito, ma sono molte le famiglie ancora in apprensione per la sorte di figli e parenti.