E’ stato recuperato il barcone che si era inabissato il 18 aprile di un anno fa al largo delle coste libiche provocando la morte di 700 migranti. Il relitto, spiega in un comunicato la Marina militare italiana, è stato agganciato a 370 metri di profondità, sollevato dal fondale e trasportato ad Augusta. Verrà poi collocato all’interno di una tensostruttura refrigerata, lunga 30 metri, larga 20 e alta dieci.
Nel relitto dovrebbero esserci 250-300 corpi di migranti. La stima è stata fornita dal contrammiraglio della Marina militare italiana Pietro Covino, che ha incontrato i giornalisti sul pontile Nato di Melilli per rendere noti i particolari dell'operazione di recupero del peschereccio.
Mercoledì, intanto, 498 profughi (tra cui 91 minorenni non accompagnati) sono stati tratti in salvo da un’imbarcazione irlandese e accompagnati nel porto di Corigliano Calabro. In Sardegna, martedì, sono sbarcate 621 persone a Cagliari, che si aggiungono alle 737 di domenica.
ANSA/AlesS
Laser, la puntata: "Cargo fantasma, trafficanti in carne e ossa"
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PP 12.00 del 30 giugno 2016 Il servizio di Paolo dell'Oca
RSI Info 30.06.2016, 14:00
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