Il Pakistan ha tolto definitavamente la moratoria introdotta nel 2008 sulla pena di morte. La decisione ha scatenato le ire delle associazioni a difesa dei diritti dell’uomo. Le autorità pachistane avevano già proceduto ad un parziale cambiamento di rotta sulla pena di morte all’indomani di un raid terroristico contro una scuola del Peshawar che aveva causato la morte di 153 persone a metà dicembre dello scorso anno.
In un primo tempo i vertici pachistani avevano deciso di autorizzare le esecuzioni di coloro che erano stati condannati a morte per atti terroristici. Già in quell’occasione si erano levate le proteste di ONU, UE e difensori dei diritti umani.
Da martedì il governo ha deciso di ammettere la pena di morte per tutti i reati e per tutti i condannati che non hanno ricevuto la grazia. Stando ad Amnesty International a tutt’oggi ci sono circa 8'000 persone che sono state condannate a morte e che sono rinchiuse in attesa della sentenza nelle prigioni pachistane.
Red.MM/ATS/Swing
RG delle 18.30 del 10/03/2015; il servizio di Maurizio Salvi