Gran parte della foresta rossa – così si chiama la pineta vicino alla centrale nucleare di Chernobyl – era stata distrutta dalle fiamme. Un rogo doloso, esteso, che ha riportato in vita l’incubo radioattività in uno dei luoghi più contaminati del mondo.
Le piante e gli animali sono stati duramente colpiti dagli incendi, tanto che gli esperti temevano di aver perso per sempre la speranza di rivedere la vita nei boschi. Ma gli studi condotti per la prima volta nella zona dopo gli incendi hanno stupito i ricercatori.
“Molte piante sono state incenerite, ma il peggio è stato evitato. Mi emoziona dirlo: la maggior parte della foresta sopravviverà”. E anche la fauna sta lottando per riconquistare il suo posto.
“La tendenza è positiva, gli animali stanno tornando. Molti uccelli ad esempio sono già qui”. Ad aprile le fiamme erano arrivate ad appena un chilometro e mezzo dal luogo del disastro nucleare del 1986. Solo il lavoro di migliaia di pompieri e le piogge avevano permesso – dopo due settimane di battaglia - di controllare i roghi.