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Ritratto di Vitali Klitschko

Ecco chi è il sindaco di Kiev - ex campione mondiale di pugilato - che combatte contro le forze russe nella capitale ucraina

  • 2 marzo 2022, 07:51
  • 20 novembre, 18:33
Vitali Klitschko

Vitali Klitschko

  • Keystone
Di: YR 

"Siamo pronti a combattere e pronti a morire per il nostro Paese, per le nostre famiglie perché è la nostra casa. È il nostro futuro e qualcuno vuole entrare nelle nostre case e rubarci il futuro". Lo ha dichiarato Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, riferendosi all'intensificarsi degli attacchi da parte delle truppe russe contro la città. Ma come ha fatto l'ex campione di boxe a diventare primo cittadino della capitale ucraina?

Carriera sportiva

Considerato tra i migliori pesi massimi della storia del pugilato - ha detenuto i titoli IBF,WBC e WBO ed è stato nominato "campione emerito" dalla WBC - Klitschko ha iniziato la sua carriera come atleta di kickboxing a 14 anni, per poi passare alla boxe. Prima dei 17 anni di carriera professionistica, in cui vanta 45 vittorie (41 prima del limite) e solo 2 sconfitte, l'ucraino ha collezionato svariati titoli anche a livello dilettantistico. Nel 2013, Klitschko annuncia il suo ritiro dal ring per dedicarsi completamente alla politica e al suo partito, l'UDAR.

Klitschko celebra la vittoria sul tedesco Manuel Charr (2012)

Klitschko celebra la vittoria sul tedesco Manuel Charr (2012)

  • Keystone

Carriera politica

Vitali Klitschko inizia il suo percorso politico nel 2006 quando si candida per la poltrona di sindaco di Kiev, con la sua campagna elettorale contro la corruzione, ma arriva solo secondo. Il pugile riesce comunque ad entrare in consiglio comunale. Si ripresenta due anni dopo alle elezioni anticipate e arriva terzo, mantenendo il seggio all'interno del consiglio comunale.

Nel 2010 fonda il partito UDAR (Ukrainian Democratic Alliance for Reforms) e ne diventa il leader. Viene eletto deputato nella Verkhovna Rada dell'Ucraina nel 2012. Il partito di Vitali Klitschko è uno dei capofila della rivoluzione che ha portato alla fuga del presidente ucraino Viktor Ianukovich nel 2014.

Klitschko durante le proteste a Kiev nel 2014

Klitschko durante le proteste a Kiev nel 2014

  • Keystone

Considerato uno dei favoriti alle successive elezioni presidenziali, l'ex campione dei pesi massimi annuncia di ritirarsi dalla corsa per appoggiare la candidatura del futuro presidente Petro Porošenko e di voler invece correre per la carica di sindaco di Kiev.

Nel 2014 viene eletto per la prima volta primo cittadino della capitale ucraina con il 57% dei voti, distanziando nettamente gli altri due candidati. L'anno successivo viene rieletto, superando al ballottaggio il suo avversario con il 66,5% dei voti. Nel 2020 è stato eletto per la terza volta: al primo turno ha ricevuto il 50,5% dei voti.

Dopo l'inizio dell'invasione russa lo scorso 22 febbraio, Vitali Klitschko si è appellato più volte al "mondo democratico" sui suoi canali social per chiedere aiuto nel porre fine alla guerra, ma allo stesso tempo ha invitato i suoi concittadini a imbracciare le armi per difendere la città.

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