Il grande raduno di oggi a Bucarest era già in programma. Decine di migliaia di persone (c'è chi afferma 500'000) sono scese in piazza per manifestare contro il governo di Sorin Grindeanu. Quest'ultimo, per placare un po' gli animi, ha abrogato in mattinata il decreto "salva-corrotti". Pressato dai media locali il premier ha però affermato di non volersi dimettere.
"Resteremo in piazza fino a quando la Romania non diventerà veramente democratica e fondata sullo Stato di diritto", hanno sostenuto alcuni dimostranti.
La delicata situazione e le nuove tensioni politiche sono seguite con preoccupazione dall'Unione Europea. Inoltre, c'è chi ha azzardato paragoni con la rivoluzione del 1989 contro la dittatura di Ceausescu: "Questa battaglia è però diversa: non si spara, non ci sono morti. Questa è una lotta morale, per la speranza".
ATS/MABO
Dal TG12.30: