Delphine Boel aveva ragione. La donna che da 20 anni sosteneva di essere la figlia dell'ex re del Belgio Alberto II non mentiva, lo hanno rivelato i test del DNA a cui l'ex sovrano si è sottoposto, lo scrive lunedì la stampa locale.
La Corte d'appello di Bruxelles aveva stabilito lo scorso marzo che il monarca, che ha abdicato nel 2013, avrebbe dovuto pagare 5'000 euro di multa per ogni giorno in cui si fosse rifiutato di sottoporsi agli esami genetici.
Delphine ora diventerà principessa del Belgio, con diritti sull'eredità. Ma la sua battaglia non mirava a questo. L'uomo che le ha fatto da padre è più ricco del re. La madre è una baronessa, che era amante segreta del sovrano.
Un gesto arrivato comunque troppo tardi, secondo la stampa belga, che giudica molto severamente Alberto II dicendo che l’ammissione doveva arrivare 20 anni fa.