L’esercito israeliano ha annunciato lunedì che invierà rinforzi nel sud del paese, in risposta al lancio di un razzo partito da Gaza, che ha causato sette feriti leggeri (quattro adulti e tre bambini) a Mishmeret, a nord di Tel Aviv. Il premier Benjamin Netanyahu accorcerà inoltre la sua visita a Washington, dove ha incontrato il presidente statunitense Donald Trump.
Il razzo – la cui portata è stata stimata dalle forze armate in 120 chilometri – è stato effettuato dai territori palestinesi e ha risvegliato nello Stato ebraico lo spettro di un nuovo conflitto armato contro Hamas, che dal 2007 detiene il potere nella Striscia di Gaza.
Israele accusa infatti il movimento islamista di essere l’autore del lancio: “È stato un attacco criminale”, ha dichiarato Netanyahu dagli Stati Uniti, aggiungendo di essere pronto a “rispondere con la forza”.
L’escalation avviene in piena campagna elettorale, a sole due settimane dalle legislative israeliane del prossimo 9 aprile. Finora sono state tre le guerre combattute sulla Striscia che hanno visto coinvolti lo Stato ebraico e Hamas, che si è sempre rifiutato di riconoscere l’esistenza dello Stato di Israele.