Dodici ordigni artigianali sono stati rinvenuti, al domicilio della coppia che ha ucciso 14 persone e ne hanno ferite 21 ieri (mercoledì) a San Bernardino, in California. Lo ha reso noto la polizia nel corso di una conferenza stampa. Tre altri "tubi-bomba" collegati fra loro e azionabili a distanza erano stati rinvenuti inesplosi sul luogo della strage.
I motivi all'origine dell'attacco non sono noti, hanno spiegato le forze dell'ordine. La CNN citando fonti investigative afferma che i due, Syed Rizwan Farook si era radicalizzato e aveva avuto contatti telefonici e su internet con "diverse entità legate al terrorismo". L'FBI non conferma: "sarebbe irresponsabile affermare adesso che di un atto terroristico", ha detto un responsabile. Si segue anche la pista del litigio sul luogo di lavoro quale movente del gesto.
Il 28enne Farook e la compagna Tashfeen Malik, di un anno più giovane, avevano dato tranquillamente la figlia in custodia alla nonna, prima di attaccare la sede dei servizi sociali dove hanno esploso fra i 65 e 75 colpi. Ne hanno sparati altri 76 nello scontro a fuoco con gli agenti in cui sono rimasti uccisi e ne avevano altri 1'600 con loro.
La rabbia di Obama
Barack Obama chiede più controllo sulle armi
Sul tema del controllo delle armi è tornato a esprimersi anche Barack Obama, che ha parlato di continui bagni di sangue "senza equivalenti nel resto del mondo". "Dobbiamo rendere la vita più difficile a chi vuole fare del male ad altri cittadini", ha affermato. Le quattro armi usate a San Bernardino erano state acquistate legalmente.
pon/Reuters/AFP/Ansa
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