Pedro Sanchez ha presentato, mercoledì pomeriggio a Madrid, il suo Governo, dominato dalla presenza femminile con 11 ministre su 17 dicasteri assegnati.
Preso il testimone la scorsa settimana dal premier Mariano Rajoy, a cui il Parlamento spagnolo ha tolto la fiducia a causa di uno scandalo che ha coinvolto esponenti di spicco del Partito popolare, il 46enne socialista ha nominato personalità filoeuropee, diverse delle quali, come d'altra parte lui stesso, senza esperienza a questo livello.
La squadra intende soprattutto impegnarsi per venire a capo delle emergenze sociali: pensioni e stipendi ridotti, precarietà del lavoro, parità salariale non rispettata, sanità confrontata con i tagli di bilancio. Un esercizio che -commentano gli osservatori- corrisponde alla quadratura del cerchio vista l'austerità imposta da Bruxelles e la mancanza di solida maggioranza nel Legislativo.
AFP/dg