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Sanders bersagliato dalle critiche

L'ex vicepresidente Joe Biden, pure lui in corsa alla nomination democratica, commette "errori clamorosi"

  • 26 febbraio 2020, 08:23
  • 22 novembre, 19:50
00:18

Notiziario 02.00 del 26.02.2020

RSI Info 26.02.2020, 08:23

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Bersagliato dalle critiche dei suoi rivali, il favorito alla candidatura democratica alla Casa Bianca, Bernie Sanders ha ancora insistito che il suo programma (molto di sinistra per gli USA) potrebbe assicurare ai Dem la vittoria su Donald Trump. Il dibattito in casa dei democratica si sta facendo acceso a quattro giorni dalle primarie nella Carolina del Sud dove parecchi candidati si giocano la continuazione della corsa alla nomination prima del Supermartedì del 3 marzo quando saranno chiamati al voto 14 Stati.

Il 78enne Bernie Sanders è finora il super favorito di queste primarie, dopo tre votazioni in Iowa, New Hampshire e Nevada. I suoi risultati hanno però messo a nudo la spaccatura all'interno del partito tra i sostenitori dell'autoproclamato senatore "socialista" (critiche per un programma troppo radicale, poca trasparenza nei finanziamenti, programma lacunoso) e i sostenitori di un discorso più centrista che dovrebbe essere in grado di riunire più elettori per sconfiggere Donald Trump il 3 novembre.

Intanto l’altro candidato Joe Biden, vede sfumare il suo vantaggio nei confronti di Sanders nella Carolina del sud. Forse anche perché l’ex vicepresidente di Barack Obama, partito favorito alle primarie Dem, negli ultimi giorni ha collezionato una serie di “incredibili” errori in una settimana chiave per la nomination. Ha infatti confuso la leadership cinese attuale con quella dei tempi di Deng Xiaoping (morto da oltre vent’anni) e ha pure affermato di “essere in corsa per un posto da senatore degli Stati Uniti” invece che alla Casa Bianca. Gli altri candidati non hanno perso l’occasione per dubitare delle facoltà mentali del 77enne ex senatore ed ex vicepresidente.

ATS/ANSA/AFP/Swing

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