Un aereo russo militare, un Ilyushin Il-76, con diverse decine di persone a bordo, è precipitato nella regione russa di Belgorod, vicino al villaggio di Yablonovo, a 45 km dal confine ucraino.
La notizia, riportata dai principali canali Telegram russi che si occupano di vicende legate al conflitto, è stata confermata dal ministero della difesa russo, secondo il quale a bordo si trovavano 65 prigionieri di guerra ucraini che dovevano essere liberati nell’ambito di uno scambio. A bordo si trovavano anche 6 membri dell’equipaggio e 3 “accompagnatori”, riferisce l’agenzia RIA Novosti.
Il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, si è limitato a scrivere sul suo canale Telegram che è avvenuto “un incidente” e che si sta recando sul luogo.
Andrei Kartapolov, capo della commissione difesa della Duma (la Camera bassa del Parlamento russo) sostiene che il velivolo è stato colpito dalle forze ucraine e che era previsto per oggi uno scambio di prigionieri ucraini e russi. L’aereo era seguito da un altro, con a bordo un’ottantina di persone, che, a seguito dell’abbattimento del primo, ha invertito la rotta.
A detta dello Stato maggiore di Kiev, l’aereo trasportava in realtà missili verso basi “da dove i russi spesso attaccano Kharkiv e la regione”. L’intelligence militare ucraina (GUR) ha, da parte sua, dichiarato di “non avere informazioni affidabili” sui passeggeri a bordo dell’Il-76 abbattuto, confermando che era stato “pianificato” uno scambio di prigionieri che alla fine non ha avuto luogo. Sempre secondo la GUR Kiev “non era stata informata” della necessità di mettere in sicurezza lo spazio aereo nella zona.
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